Trama:
E’ un documentario incentrato su Liberato, l’artista partenopeo dall’identità ignota. La sua carriera ha inizio nel 2017 con la sua musica che fonde la tradizione neo-melodica napoletana, l’R&B e l’elettronica con alcune influenze hip-hop. Di lui non si sa nulla, si ignora perfino il viso, al suo posto, però, si conosce il suo simbolo: una rosa. Tra le poche esibizioni, che sono rimaste nella storia per la loro memorabilità, ricordiamo Rotonda Diaz a Napoli, il C2C di Torino, Milano Rocks all’Ippodromo di San Siro ma anche il Rock in Roma, dove il suo nome ha riunito 25mila persone. Non solo in Italia, ma anche al di là dei nostri confini, il suo nome ha acquisito notorietà, infatti Liberato si è esibito Sónar a Barcellona, ma ha segnato doppie date anche a Berlino, Parigi e Londra.
Liberato è uno dei segreti di Napoli, che tra i suoi vicoli e i suoi palazzi nasconde ‘o munaciell’, ‘a bella ‘mbriana, ‘o sang’ ‘e san Gennaro, ‘a sirena Partenope e molti altri, tra cui l’identità del cantante.
Liberato è uno dei segreti di Napoli, che tra i suoi vicoli e i suoi palazzi nasconde ‘o munaciell’, ‘a bella ‘mbriana, ‘o sang’ ‘e san Gennaro, ‘a sirena Partenope e molti altri, tra cui l’identità del cantante.